30 Gen, 2024
Cave Druento, dal boom economico alla transizione ecologica.
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Cave Durento viene fondata a metà degli anni 70 in un periodo storico caratterizzato da una dinamicità economica e sociale senza precedenti. 
Il sito prescelto è ubicato a Druento, un piccolo centro della primissima cintura torinese, in una posizione strategica per via dell’estrema vicinanza a una delle principali arterie del sistema viario di Torino. 

Un Passato di Successo

Nei primi anni di attività, il core business aziendale è rappresentato dalla commercializzazione degli aggregati inerti che vengono dapprima cavati e poi trattati attraverso un impianto di selezione a controllo manuale. 
La positiva risposta del mercato locale, stimola la crescita aziendale che si concretizza con la realizzazione di un impianto manuale per il confezionamento del calcestruzzo.
Negli anni 90 si registra un ulteriore ampliamento aziendale, che coincide con l’installazione di un impianto manuale per il confezionamento dei conglomerati bituminosi.
A questo evento segue a stretto giro di posta un impianto mobile per il trattamento dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Espansione e Miglioramento Continuo

Il nuovo millennio si apre con la volontà dell’aggiornamento degli impianti produttivi: tutti e quattro infatti sono oggetto di profondi cambiamenti e miglioramenti. 
Si parte con la realizzazione di un nuovo e più completo impianto semiautomatico per la produzione degli aggregati inerti. In seguito avviene la sostituzione dell’impianto dei conglomerati bituminosi ormai obsoleto nella meccanica ma soprattutto inabile al soddisfacimento delle richieste produttive.
Quest’ultimo è sostituito da un più moderno impianto semiautomatico, capace di garantire una produzione giornaliera decisamente superiore minimizzando consumi energetici ed emissioni in atmosfera.
In seguito è il turno dell’impianto di trattamento rifiuti che viene sostituito da un impianto fisso.
Questo è in grado di produrre diverse pezzature di MPS scevre da ogni altro tipo di rifiuto grazie all’installazione di specifici componenti in grado di separare ed isolare gli scarti di lavorazione, a seconda della loro natura.

Il primo decennio degli anni 2000 si chiude con l’installazione di un nuovo impianto di preconfezionamento del calcestruzzo a doppia bocca di carico.
L’ impianto in questione è in grado di soddisfare gli elevati standard richiesti nelle forniture per le gare d’appalto pubblico.

Alla Conquista dell’Industria 5.0

E’ il 2015 quando allo storico sito produttivo di Druento, viene affiancato quello di Venaria Reale.
In questo, viene costruito un secondo impianto di trattamento degli aggregati inerti, completamente automatizzato e gestibile da remoto, secondo le logiche del decreto industria 4.0.

Nel 2019 la crescente sensibilità verso le tematiche ambientali.
Dopodichè sfocia nell’ottenimento della certificazione aziendale EN ISO 140001, e fa sì che i già moderni impianti siano oggetto di ulteriori revamping per la riduzione di consumi ed emissioni di CO2.
Per rendere possibile, come nel caso dei conglomerati bituminosi, l’utilizzo nelle ricette di produzione delle Materie Prime Secondarie, secondo la logica dell’end of waste, o ancora il completo recupero delle acque di lavaggio attraverso un circuito chiuso al fine di minimizzare i prelievi dalla rete, nella produzione degli aggregati inerti. 

Nel 2020, l’azienda si dota di un nuovo e più performante impianto per la produzione di MPS derivanti dai rifiuti da costruzione e demolizione.
Questi prodotti sono in grado di sostituire gli inerti ricavati dal trattamento dei frutti naturali di cava con evidenti risvolti positivi in termini economici e ambientali. 

Il Futuro è Verde

Oggi, all’alba del cinquantenario della fondazione, l’azienda prosegue la propria attività.
Si pone come principale punto di riferimento per tutti gli operatori locali,  in un settore storicamente tradizionalista in cui ogni cambiamento è complesso.

Soprattutto in ottica di politiche ambientali e di transizione ecologica; è ormai prossima la realizzazione, su un sito di cava recuperato dal punto di vista ambientale e morfologico, un impianto agri-voltaico di potenza pari ad 1 MW.
L’impianto agri-voltaicogrado è in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico degli impianti di produzione.
A questi, verrà affiancata una coltivazione in modo da poter generare energia pulita senza smarrire la secolare importanza  della “terra”, nel suo utilizzo più naturale.

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