28 Feb, 2023
La frontiera dell’edilizia ecosostenibile
Tempo di lettura

Abitazioni a minimo consumo energetico? È possibile con Dae, azienda leader nelle tecnologie impiantistiche per case che guardano al futuro.

Dae energia da 20 anni si occupa di comfort abitativo, un concetto in continua evoluzione che oggi si accompagna a due necessità fondamentali: sostenibilità e convenienza, lato utente e lato impresa, proponendo tecnologie ad alta efficienza che fanno bene all’ambiente e al portafoglio.                                                                      

Le case devono essere confortevoli, sostenibili ed efficienti, per chi le progetta, per chi le costruisce e per chi le vive. Ad oggi, fare comfort, significa proprio individuare ed offrire soluzioni innovative su misura a prova di futuro.

Un nuovo modello abitativo si sta facendo strada in Italia, edifici che sono lo specchio dei tempi, capaci di intercettare mutate esigenze energetiche e nuovi quadri legislativi. Linee avveniristiche o classiche identificano la personalità degli occupanti, mentre nuovi motori energetici li rendono sempre più godibili. Materiali all’avanguardia e qualità di realizzazione assicurano standard sempre più elevati con una drastica riduzione dei costi di esercizio: la casa a minimo consumo energetico è ora realtà. 

Dae Srl è stata pioniera nella proposta di tecnologie per il comfort ambientale in tale settore, quello che da nicchia di mercato sta acquisendo dimensioni sempre maggiori, ovvero le abitazioni Nzeb, edifici dalle prestazioni elevatissime che puntano a sostenibilità e risparmio energetico.

“Nzeb sta per Nearly Zero Energy Building

Un edificio a elevata efficienza energetica il cui funzionamento richiede una quantità di energia prossima allo zero. Gli edifici sono oggi causa di un elevato dispendio energetico e di una grossa quantità di emissioni. Ecco allora che il risparmio energetico, nel settore delle costruzioni, deve diventare la base di partenza per uno sviluppo sostenibile”.

Le parole del titolare, l’ingegnere Giacomo Dall’Amico, aiutano a capire un mercato in fieri in seguito all’introduzione della classificazione energetica: “L’edificio è ormai un prodotto con un’etichetta che ne certifica la bontà dal punto di vista delle prestazioni energetiche, di conseguenza il mercato si sta sempre più orientando verso soluzioni edilizie meno energivore. Il nostro valore aggiunto arriva da un’esperienza consolidata che ci permette di garantire la migliore efficienza energetica e condizioni di comfort ottimali. Per questo preferiamo parlare di soluzione abitativa, in cui la macchina è solamente un componente”.

In questo contesto Dae propone due nuove soluzioni per la climatizzazione civile che riflettono le trasformazioni in corso e le nuove esigenze di oggi, alla luce di un panorama, quello dell’edilizia, fatto di nuove costruzioni certo, ma anche di ristrutturazioni e riqualificazioni. 

In una casa passiva, di ultima generazione quindi, l’utilizzo di impianti di ventilazione meccanica con recupero del calore è uno dei tasselli fondamentali di un progetto edilizio “energy saving”.

La risposta di Dae per questa tipologia abitativa è PKOM4.

Un’unità compatta di ventilazione meccanica con recupero di calore, combinata con una pompa di calore aria-aria ad alta efficienza che garantisce riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Il doppio circuito in pompa di calore di cui è dotata permette la simultaneità delle funzioni di controllo comfort ambientale e produzione acs.

In modalità estiva PKOM4 consente di recuperare il calore di condensazione per la produzione di acs, garantendo prestazioni ottimali e pertanto efficienze energetiche elevate.

Il costo iniziale più elevato rispetto ad un’abitazione tradizionale è ripagato negli anni dal notevole risparmio energetico. È un cambio culturale.  In Italia si preferisce essere sovrabbondanti in potenza installata, a differenza del nord Europa in cui si ragiona in un’ottica di bassa potenza partendo da un involucro edilizio tale da permettere l’installazione di queste apparecchiature.

Un modo diverso di concepire l’edilizia, più consapevole e sostenibile, che ha molto da insegnarci. Qui le condizioni di comfort si ottengono partendo dalla minimizzazione delle dispersioni, a cominciare da quella per ricambio aria. Pertanto, il recupero del calore di ventilazione diventa condizione imprescindibile per il contenimento del fabbisogno energetico e conseguentemente dei costi e delle emissioni di elementi inquinanti in atmosfera. Far capire la filosofia di vita dietro alla scelta del nostro prodotto è una parte fondamentale del lavoro.

Solvis

Nel caso di edifici esistenti Dae sposa la proposta di Solvis, azienda tedesca leader del settore che dal 1988 ha maturato la visione di un sistema di riscaldamento in grado di integrare l’energia solare, sviluppando da più di 30 anni sistemi ibridi efficienti con energia rinnovabile e tecnologia integrata per l’acqua calda. Il principio guida: trattare responsabilmente persone, ambiente e tecnologia.

Il sistema ibrido prevede la combinazione della pompa di calore aria-acqua SolvisLea, disponibile in 3 taglie, con le caldaie a condensazione con accumulo stratificato SolvisBen o SolvisMax, capaci di immagazzinare l’energia termica che non è necessaria, per un consumo successivo basato sul fabbisogno. 

Il modulo di riscaldamento è integrato e immette il calore direttamente nell’accumulo, minimizzando le dispersioni termiche. I sistemi Solvis, già predisposti per integrazioni con FV o solare, lavorano seguendo una logica prioritaria per la produzione di acs. Questo è possibile grazie alla presenza dell’innovativo accumulo stratificato brevettato da Solvis, in cui sta la vera unicità di questa tecnologia. Come è noto, il calore tende per natura a salire verso l’alto, all’interno dell’accumulo Solvis questo fenomeno fisico è forzato attraverso un sistema che apre e chiude delle membrane in base alla temperatura dell’acqua in ingresso.

Così, anziché distribuire il calore prodotto in maniera uniforme all’interno dell’accumulo, è possibile portare l’acqua più calda nella parte superiore per provvedere alla richiesta immediata di acs, e mantenere più fredda la parte inferiore, permettendo di lavorare con ∆t elevati. La parte centrale invece alimenta il riscaldamento alla temperatura ideale per radiatori e impianto radiante.

Nel sistema ibrido, la pompa di calore funziona negli intervalli di temperatura in cui lavora in modo particolarmente efficiente. Quando fuori fa più freddo, il sistema passa automaticamente alla tecnologia di condensazione. Il tutto viene gestito dal sistema di regolazione intelligente Solvis Control 3.

“L’uso incauto delle risorse fossili è a lungo termine un vicolo cieco quando si tratta di generazione di calore. Promuovere questa nuova cultura della funzionalità e dell’efficientamento è la nostra sfida di oggi e di domani.” Conclude Dall’Amico.

Scopri subito l'ultimo numero di

Innovazione Ecologica

Cerca articoli su Innoecomag.com