Da Vecchi Campi da Calcio a Risorse Sostenibili
Negli ultimi decenni, i campi da calcio in erba artificiale sono diventati sempre più diffusi in Italia. La loro vita media è di solito di 10-15 anni, dopodiché devono essere sostituiti. Ma cosa fare con tutto questo materiale una volta che il campo è giunto al termine della sua vita utile? La risposta è REFIELD, un’azienda innovativa che ha trovato una soluzione sostenibile per affrontare questo problema.
Andiamo alla sua scoperta con l’amministratore delegato Matteo Invernizzi:
“REFIELD è proprio Recycling the Field, il campo da calcio in erba sintetica è a tutti gli effetti un rifiuto quando arriva a fine vita e come tale deve essere trattato”
Come è nata REFIELD?
REFIELD è una società recentemente fondata, operativa dal 2022. È nata in risposta a una crescente esigenza sul mercato: quella di affrontare il problema dello smaltimento dei campi in erba artificiale giunti al termine della loro vita utile. La gestione di questi campi rappresenta una sfida, in quanto sono considerati rifiuti e spesso finiscono in discariche. Questa pratica comporta costi significativi, considerando la grande quantità di materiale coinvolto. Tuttavia, gli italiani, noti per la loro creatività nel risparmiare denaro, hanno cercato soluzioni alternative per evitare tali spese. In molti casi, i campi vengono abbandonati o accumulati nei centri sportivi in modo non conforme alle normative.
Mancava quindi un’alternativa sostenibile…
REFIELD ha affrontato questa sfida in modo innovativo, collaborando con aziende esperte nel settore dei campi sportivi. Insieme, hanno creato un processo industriale brevettato, che consente di separare i diversi materiali che compongono i campi da calcio in erba artificiale.
Questi materiali possono poi essere certificati come “materia prima seconda.” La missione di REFIELD è quella della circolarità, ovvero far sì che un campo da calcio diventi nuovamente un campo da calcio. In alternativa i materiali separati possono trovare un secondo utilizzo in edilizia e nel settore delle materie plastiche, contribuendo alla riduzione dello spreco e alla tutela ambientale.
Come funziona il servizio di smaltimento di REFIELD?
REFIELD semplifica il recupero dei campi sintetici per produttori, installatori e proprietari in tutto il territorio nazionale. La nostra capacità distintiva risiede nella competenza a gestire ogni tipologia di campo sportivo disponibile sul mercato. Prima di procedere al ritiro del campo, eseguiamo prelievi campione e conduciamo dettagliate analisi per determinare con precisione la natura dei materiali coinvolti, incluso il rilevamento di sostanze pericolose. Solo a questo punto verrà effettuato il ritiro da una rete di trasportatori abilitati per il trasporto di questi rifiuti.
Quali sono i vantaggi ambientali ed economici derivanti dal riciclo dei campi in erba sintetica?
In termini di costi, l’alternativa offerta da REFIELD si dimostra estremamente competitiva rispetto allo smaltimento in discarica. Inoltre, è importante sottolineare che non tutte le discariche accettano questo tipo di rifiuti e che la legge, in alcune regioni, promuove l’impiego di alternative sostenibili quando possibile. Il concetto di smaltimento in discarica è sempre più superato, non solo in Italia ma in tutta Europa. REFIELD è parte di un movimento più ampio in cui aziende simili stanno emergendo in diversi paesi europei, contribuendo alla promozione dell’economia circolare e della sostenibilità.
Quali sono i vostri piani per il futuro?
REFIELD è situata nelle Marche, nella provincia di Pesaro e Urbino, ma ha piani ambiziosi per il futuro. L’azienda mira ad aprire stabilimenti nel Nord e nel Sud Italia, al fine di servire in modo più efficace l’intero paese. Considerando che ogni anno vengono smaltiti dai 100 ai 150 campi da calcio in Italia, l’azienda è pronta a gestire questi grandi volumi di materiale.
REFIELD rappresenta un passo importante verso un futuro sostenibile, in cui vecchi campi da calcio non siano considerati rifiuti da eliminare, ma risorse da recuperare e riutilizzare in modo responsabile.